Cosenza: Fiera di San Giuseppe, c’è anche un lato culturale

La città di Cosenza è in fermento. Lo è per la tradizionale Fiera di San Giuseppe, che però non è solo un semplice appuntamento commerciale. E’ anche l’occasione, per i turisti e per chi non conosce i costumi e la storia locale, per assistere a colorati momenti che raccontano le vicende che hanno portato alla crezione di questa città, posta tra due fiumi e sette colli. La fiera ha dunque anche un altro volto. E proprio per questo si sono susseguite molte attività culturali. Una di queste è stata dedicata alle diverse religioni che in questi giorni si sono incontrate in riva al Crati.

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Cosenza: è iniziata la rinnovata Fiera di San Giuseppe

E’ stata ufficialmente inaugurata la storica Fiera di San Giuseppe, nata ai tempi di Federico II come Fiera della Maddalena e che negli anni ha segnato l’arrivo della primavera. Una primavera anche commerciale, per la città dei Bruzi che sulle attività imprenditoriali ha fondato le sue radici. Da quest’anno la fiera ha cambiato parzialmente sede e modalità di svolgimento. Accanto alla parte prettamente commerciale, ci sono anche tanti appuntamenti culturali e di spettacolo. La fiera dunque quest’anno si innesta nella parte nuova della città. Ma il cambiamento non sembra aver prodotto alcun disagio.

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Cosenza: Provincia, sono molto pesanti i tagli al bilancio

La programmazione economico-finanziaria 2012-2014 è stata al centro di una conferenza stampa tenuta dal Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, che ha lanciato l’ennesimo grido di allarme contro i tagli agli enti locali. Nel 2012 mancheranno 16 milioni di euro. Sulla Provincia ricade la responsabilità delle strade, delle scuole e della protezione ambientale. Come si farà a far quadrare il bilancio davvero non si sa, ha detto Oliverio. Si deve, certo, ridurre la spesa corrente, ma non si possono eliminare gli investimenti.

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Rende: incontro sulla protezione high-tech dei prodotti alimentari

La questione agroalimentare e la difesa dei prodotti di qualità sta coinvolgendo da tempo politica, associazionismo e mondo scientifico. Componenti della società che si sono incontrate all’Università della Calabria per discutere sulla Protezione High Tech dei Prodotti Agroalimentari. Una tavola rotonda che ha posto l’accento sulla tutela e la certificazione dei prodotti agricoli Made in Calabria, come il bergamotto, il peperone e il vino. Illustrati i diversi sistemi di certificazione, una sessione dei lavori è stata anche dedicata al problema, molto sentito, del collegamento tra l’alimentazione e la salute, affrontato grazie ai contributi di esperti in qualità, sicurezza e rintracciabilità degli alimenti.

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Reggio Calabria: nel 2011 in Calabria 4.717 aziende non in regola

Su 8.486 aziende appartenenti ai diversi settori produttivi (agricoltura, edilizia, commercio e terziario) passate al setaccio nel 2011, piu’ della meta’, 4.717, sono risultate non in regola con le leggi poste a tutela del lavoro. E’ quanto emerge dai dati raccolti lo scorso anno dagli ispettori delle direzioni territoriali del lavoro della Calabria con il coordinamento della direzione regionale e in sinergia con i carabinieri del nucleo ispettorato lavoro. Su 20.963 posizioni lavorative verificate, sono stati accertati 10.224 lavoratori irregolari, di cui 4.171 totalmente in nero. L’attivita’ ha permesso un recupero complessivo per le casse erariali pari a circa 20 milioni di euro. Gli accertamenti effettuati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro hanno portato alla sospensione dell’attivita’ imprenditoriale di 65 aziende operanti in settori diversi da quello dell’edilizia, con la riscossione di oltre cinque milioni di euro per una maxisanzione relativa all’impiego di lavoratori in nero e di 73.500 euro relativi a sanzioni aggiuntive per la revoca della sospensione dell’attivita’ imprenditoriale. Le violazioni amministrative alle varie leggi in materia di lavoro accertate ammontano a 5.331 ed hanno comportato sanzioni amministrative per circa quattro milioni e mezzo di euro. Recuperati anche sei milioni e mezzo di euro per contributi e premi evasi. E’ stato accertato inoltre l’impiego irregolare di 56 minori e di 42 lavoratori extracomunitari clandestini. In particolare, nel settore dell’edilizia, sono state sottoposte ad accertamento 1.574 aziende e verificate le posizioni di 3.738 lavoratori. Di questi ultimi, 937 sono risultati in nero e quindi privi di ogni tutela. Dall’esito di questi interventi e’ scaturito il recupero per le casse dello Stato di circa un milione e mezzo di euro per sanzioni in materia di lavoro e di circa 180.000 euro per contributi evasi. Per le attivita’ in cui sono state accertate violazioni piu’ gravi, con l’utilizzo di lavoratori in nero superiori al 20% del totale delle maestranze, si e’ proceduto alla sospensione dell’impresa con la conseguente adozione di 50 provvedimenti in ambito regionale: 3 a Crotone, 20 a Reggio, una a Vibo Valentia, 14 a Catanzaro e 12 a Cosenza e con un recupero, in termini di sanzioni, di circa 55.000 euro. Nel corso degli accertamenti a carico delle 1.574 imprese edili, sono state riscontrate 3.226 violazioni in materia di sicurezza.

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