La speranza è sempre l’ultima a morire. Oggi la speranza calabrese poggia sulla previsione di una lieve ripresa dei settori dell’industria e dei servizi. Lo dice l’aggiornamento congiunturale sull’economia regionale, presentato a Catanzaro dalla Banca d’Italia e realizzato con un sondaggio che ha interessato 142 aziende. Va male l’edilizia, peggio ancora il credito alle famiglie. Secondo la Banca d’Italia, le imprese dell’industria e dei servizi, che pure hanno subito un ulteriore calo del fatturato rispetto al 2012, segnalano un rallentamento della fase recessiva. Da qui la speranza della ripresa. Ma è poca cosa, se si pensa che il mercato del lavoro continua a peggiorare, con ulteriori aumenti della disoccupazione: quasi 15% in più rispetto al 2012. Oggi il tasso di occupazione è al 38,5%. Qualche segno positivo viene dall’export alimentare (vino, liquori e caffè) che segna un +20%. Ma l’intero comparto rappresenta solo l’1% del pil calabrese. Segnali negativi anche dal terziario: il 46% delle imprese registra una contrazione del fatturato. Langue anche il settore turistico, con una diminuzione tra giugno e inizi di agosto pari al -3,4%. Si registra solo un aumento dei turisti stranieri. Inoltre, nel primo trimestre del 2013 i finanziamenti destinati alle famiglie si sono ridotti soprattutto nella componente dei prestiti per l’acquisto di abitazioni. E si è contratto anche il dato dei prestiti alle imprese. Di contro, aumenta la raccolta bancaria. Come dire che, se qualcuno ha dei risparmi, non li investe ma preferisce tenerli al sicuro.
Nov 12 2013
Catanzaro: Bankitalia, poche speranze per l’economia calabrese
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