Catanzaro: prima provincia per qualità della vita in Calabria
Catanzaro perde sette posizioni rispetto al 2012, ma riesce a confermarsi prima tra le province calabresi nella classifica che emerge dalla 24ª edizione della ricerca sulla qualità della vita nelle province italiane, curata dal quotidiano Il Sole 24 Ore. I parametri presi in esame sono 36, raggruppati in sei macro-aree: Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi ambiente e salute, Popolazione, Ordine pubblico e Tempo libero. La realtà territoriale del capoluogo regionale, collocatasi all’85ª posizione, stacca di un’incollatura Crotone (86ª), che lascia sul terreno altri sette punti. Il tracollo, però, è quello che subisce Reggio Calabria, che scivola al 105° posto, terz’ultima a livello nazionale, penalizzata da -13 punti. Preceduta solo da Cosenza (95ª), l’unica a guadagnare qualcosa (+1), e da Vibo Valentia 102ª, rimasta sulla posizione del 2012. Catanzaro, inoltre, mantiene la prima posizione (81° posto) per prodotto interno lordo pro capite: 16.810 euro a testa, seguita da Cosenza, dieci posizioni dietro, con 15.197; quindi Reggio: 14.662 (97ª), Vibo 13.753 (102ª) e, fanalino di coda nazionale, Crotone con 12.930, 107ª. Al capoluogo regionale spetta, però, l’ultimo posto su base nazionale per livello di pensione, 484 euro di media mensile, mentre Crotone è penultima, in Italia, nel risparmio pro capite: 7.987 euro. In materia di salute va a Catanzaro la migliore performance a livello regionale, con l’80ª posizione seguita da Crotone (94ª), Vibo (96ª), Reggio (99ª) e Cosenza (100ª). Giustizia lumaca soprattutto a Crotone, che si colloca all’ultimo posto a livello nazionale. Reggio, inoltre, risulta ultima per il business. E’ tutto il Sud, comunque ad occupare la parte bassa della graduatoria. In vetta alla classifica c’è ancora il Trentino Alto Adige. Prima la provincia di Trento e seconda Bolzano, che aveva conquistato la prima posizione nel 2012. Bologna al terzo posto, Belluno in quarta e Siena in quinta posizione. Completano la top ten, dal sesto posto in poi, Ravenna, Firenze, Macerata, Aosta, Milano. Al capo opposto della classifica, con un 107° ed ultimo posto, ci sono Napoli e la sua provincia. Trento costruisce il suo primato soprattutto nell’area del business, dove supera tutte le altre 106 province italiane, ma si piazza nella top ten anche per gli aspetti demografici (quinta posizione) e per il tempo libero (dove è nona). Per quanto riguarda il fanalino di coda della classifica, Napoli e la sua provincia segnano un ulteriore peggioramento rispetto alla penultima piazza dell’anno prima. Il territorio partenopeo registra i suoi peggiori risultati, sempre oltre la centesima piazza, sotto gli aspetti del tenore di vita, della popolazione e degli affari.