La Guardia di Finanza, con l’operazione denominata “Cocktail”, ha sgominato quella che si ritiene sia una vera organizzazione che sarebbe riuscita a frodare circa 500 milioni di euro tra Iva non versata e accise non pagate. Tutto ruota attorno alle aziende del gruppo Ungaro, attive nella Sibaritide e anche in altre parti d’Italia. Grazie ad un complesso giro di false fatturazioni, che avrebbero attestato vendite all’estero mai effettuate, veniva commerciata fittiziamente merce di vario genere, soprattutto alcolici, su cui si evadevano i tributi. Sono cinque le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari emesse, di cui due ancora non eseguite. Ma ci sono altre 8 persone che devono sottostare ad obbligo di firma e di dimora, tra cui un ex direttore di una filiale di una banca, che avallava le azioni del gruppo. Sequestrate 10 società e beni per oltre 13 milioni di euro. L’indagine, partita da una segnalazione dell’Agenzia delle Dogane, ha interessato anche la Bulgaria e il Regno Unito. Fondamentale l’utilizzo delle banche dati, per incrociare le diverse attività delle imprese coinvolte.
Giu 26 2013
Cosenza: Operazione “Cocktail”, arresti per frode a Rossano
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