Sold out al teatro Rendano di Cosenza per la prima rappresentazione de “La Confessione”, incentrata su Gioacchino da Fiore, scritta e diretta da Adriana Toman e sostenuta dalla Provincia di Cosenza. Il sipario si apre su una scenografia virtuale e assolutamente innovativa. Di reale c’è solo il trono. Il primo ad entrare è Giovanni Turco, nei panni di Nadir, il fedele braccio destro dell’Imperatrice Costanza d’Altavilla. Inizia un lento monologo per inquadrare il periodo storico in cui si sono svolti i fatti. La tensione va via via crescendo. Entra Costanza d’Altavilla. Poco dopo è la volta di uno straordinario Marco Silani nei panni di Gioacchino da Fiore. Si entra nel vivo della lunga confessione dell’imperatrice. Un personaggio difficile: Costanza è moglie, mamma, regnante. Ma è soprattutto l’espressione del travaglio e dei disagi dell’universo femminile dell’epoca. Sono parole forti, dolorose, a volte sommesse. C’è tanta sensibilità e tanto coraggio in questo personaggio magistralmente interpretato da Alessandra Chiarello e che sicuramente rispecchia la personalità di colei che così lo ha voluto e lo ha pensato. L’efficacia e la grandezza dell’opera teatrale e la mirabile interpretazione di Marco Silani, sono riuscite a racchiudere in pochi minuti, il complesso pensiero di Gioacchino da Fiore ed il grande messaggio di speranza che consegna a Costanza d’Altavilla, e che altro non è se non l’avvento della “terza età”: l’età dello spirito vagheggiata dal calabrese definito dal sommo poeta “di spirito profetico dotato”. La musica e le coreografie di Daniele Nocera e Melania Piro, che hanno accompagnato i diversi momenti della narrazione, chiudono la rappresentazione, curata, diretta e interpretata da artisti rigorosamente calabresi.
Feb 03 2014
Cosenza: grande successo per l’opera teatrale “La Confessione”
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