Cosenza: inaugurata la mostra “La nave degli scugnizzi”

E’ la storia di una straordinaria esperienza educativa, quella che viene raccontata dalla mostra “La nave degli scugnizzi”, visitabile fino all’8 marzo al Convitto Nazionale di Cosenza. Attraverso bellissime foto in bianco e nero, viene documentato tutto l’evolversi dell’esperienza educativa di Giulia Civita Franceschi: dalle lezioni di aritmetica all’aperto fino alla scuola di meccanica e falegnameria allestita a bordo di un veliero. La nave è la “Caracciolo”, una pirocorvetta a vela costruita nel 1867 e adibita a Nave Asilo nel 1913. La “Caracciolo” divenne, grazie alla dedizione di Giulia Civita Franceschi, figlia di uno scultore fiorentino trapiantato a Napoli, il luogo della seconda nascita di tutti quei fanciulli abbandonati nelle strade di Napoli, che assunsero presto il nome di “caracciolini”. Giulia Franceschi trasformò dunque la “Caracciolo” nella casa di quei bambini di strada che una casa non l’avevano mai avuta, così come non avevano mai avuto una famiglia. La sua grande intuizione diede vita ad un vero e proprio modello pedagogico.

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