La situazione sembra precipitare, a “L’Ora della Calabria”, il quotidiano che fu al centro di una presunta censura, due mesi fa, su cui sta indagando la procura di Cosenza. Allora lo stampatore invitò telefonicamente l’editore a non pubblicare una notizia di cronaca. Dopo il suo diniego, le rotative, nella notte, si bloccarono e il giornale non fu stampato. Adesso invece il problema è la situazione di forte passivo della società di gestione. Se e quanto le due cose possano essere collegate, non è dato di saperlo. La cosa certa è che ci sono una settantina di dipendenti, tra giornalisti e impiegati, che rischiano di essere licenziati. Ci sarebbe l’idea di poter proseguire con un’autogestione, in attesa che si faccia avanti un nuovo editore. I giornalisti stanno tentando di sapere quale sia la reale situazione finanziaria. Ma il liquidatore non sembra collaborare. Il direttore, Luciano Regolo, afferma di non essere riuscito a capire come sia stato amministrato il giornale, visto che si sarebbe accettato un contratto di stampa di 75.000 euro al mese, quando invece si poteva stampare altrove con soli 50.000. E lamenta che sia stato, improvvisamente, oscurato anche il sito internet, e non certo per una questione di costi. Ma la redazione non si arrende.
Apr 25 2014
Cosenza: “L’Ora della Calabria”, conferenza stampa per chiusura
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