E’ diventata una missione, quella del Partito del Sud, di voler divulgare ciò che davvero in pochi sanno: ovvero che quella del 1861 fu un’annessione e non un vero atto di unità nazionale. Ma la storia la scrivono i vincitori, e allora come rendere noto a tutti che, prima dell’unità, il Sud Italia era ricchissimo e ai vertici della tecnologia in Europa per le sue industrie? A Napoli era stato approvato il primo piano regolatore mai fatto al mondo. C’erano più giornali, pubblicazioni e medici che in qualunque altro luogo e la mortalità infantile era la più bassa d’Europa. E in Sicilia c’erano 100 stazioni telegrafiche, distrutte sistematicamente dai piemontesi. Solo per citare qualche dato. E per sfatare la leggenda che il Sud riceve più denaro del Nord, il neonato Partito del Sud ha organizzato a Longobardi un incontro proprio centrato su questi temi, presenti molti sindaci, interessati a riappropriarsi della verità storica. Una curiosità: Giuseppe Spadafora, coordinatore regionale del Partito del Sud, si è soffermato sull’esame del termine “borbonico”, utilizzato come sinonimo di arretratezza. Ma solo in Italia: se si va in Spagna o in Francia, il termine assume tutt’altro significato.
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