Altilia: A3, tour del Presidente dell’Anas

Un tour in pullman per testare due tratti, di quattro chilometri ognuno, appena aperti al traffico tra gli svincoli di Altilia-Grimaldi e Falerna. Questo il motivo della visita in Calabria di Pietro Ciucci, il presidente dell’Anas. Che ha ribadito che entro il 2013 l’autostrada sarà completata. E quando i lavori saranno finiti “si dovrà pagare il pedaggio, perchè questo prevede una legge dello Stato e perchè è volontà del Governo”, ha precisato Ciucci. Poi qualche parola anche sui lavori che riguardano al Strada Statale 106. Infine, “non è vero che l’Anas trascura o si è dimenticata del Sud Italia”, ha detto ancora Ciucci, replicando al sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, che ha chiesto ai sindaci calabresi di intraprendere azioni per essere risarciti per i disservizi dell’autostrada.

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Cosenza: al Sud i cervelloni, con il doppio dei voti massimi

Al Sud il doppio dei voti massimi agli esami di maturità, rispetto a quanto accade nelle scuole del Nord. Il Corriere della Sera mette in evidenza questo dato, che si ripete, a dire il vero, ormai da anni. E così si scopre che è la Calabria, in percentuale, la madre dei cervelloni italiani, con un liceo che sforna addirittura 20 cento e lode. Si invoca quindi un criterio che sia davvero uniforme ed obiettivo per stabilire quanto e come si sia studiato a scuola. Per evitare che ci sia, se c’è, un diverso giudizio tra Nord e Sud. Ma cosa ne pensa chi gli studenti del liceo li accoglie dopo, all’università? Silvio Gambino è stato per anni Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università della Calabria. Oggi dirige la Scuola Superiore di Scienze delle Amministrazioni Pubbliche. Per il professor Gambino, che snocciola i dati di uno studio fatto proprio dalla sua facoltà sulla relazione tra voti al liceo e successo all’università, la scuola al Sud è vissuta come un momento di riscatto sociale e chi riporta buoni voti al liceo, poi dimostra davvero di saperci fare.

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Reggio Calabria: il Ponte sullo Stretto si farà, l’Europa non lo vuole

Il Consiglio d’amministrazione della società Stretto di Messina ha dato il via libera al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. E si farà anche se dall’Europa continuano a dire che si tratta di un’opera superflua, che comporterà anche la creazione dal nulla di 40 km di strade e ferrovie di raccordo. Per una spesa totale di circa 8 miliardi e mezzo di euro. Finora si era parlato di 6,3 miliardi, ma il tempo passa e i costi lievitano. Ma si minimizzerà il contributo statale, è stato detto, a favore dei contributi dei privati. Lo schema di finanziamento del progetto prevede di raccogliere sui mercati finanziari oltre 4 miliardi di euro. Crisi permettendo. Il rischio però è che, se mai si farà il ponte, attraversarlo poi costerà anche più di quanto non costi oggi salire su un traghetto. Per esempio, l’auto di un turista pagherà, da previsione, circa 32 euro; un Tir circa 110. Il Ponte avrà numeri da record: la campata centrale sarà lunga 3.300 metri, con una larghezza di più di 60 metri. Ci saranno sei corsie stradali e due ferroviarie. Le torri saranno alte circa 400 metri, e si dovranno fare blocchi di ancoraggio al suolo per 533.000 metri cubi di volume. Il ponte dovrà essere in grado di far fronte ad un eventuale sisma di magnitudo 7,1 della scala Richter e sostenere una velocità del vento di 270 km/h. Le prossime tappe dell’iter realizzativo saranno l’apertura di una Conferenza dei Servizi e l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipe. A metà 2012 l’apertura dei cantieri. Entro il 2018 il completamento dei lavori. Inutile dire che gli ambientalisti hanno già annunciato guerra aperta alla struttura.

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Gioia Tauro: ripreso il lavoro al porto dopo il referendum

Dopo le proteste dei giorni scorsi e il blocco totale delle attività, il porto di Gioia Tauro adesso è di nuovo normalmente in funzione. Gli operai hanno votato, con un vero e proprio referendum, per scegliere se accettare o no le proposte fatte dalla società di gestione, la MCT, sulla questione degli esuberi individuati tra i dipendenti e sull’applicazione della cassa integrazione. E si parla di quasi 500 persone. Hanno votato 846 dei più di 1000 dipendenti della struttura. In maniera carbonara, con l’assoluto divieto di far anche solo avvicinare i giornalisti. Ha vinto il sì, con 486 voti, contro il no che ne ha ottenuti 351. Ci sono state poi 4 schede bianche e 5 nulle. Il fronte degli operai non si dimostra deunque del tutto compatto. Ma le proposte saranno accettate. Proposte che prevedono un complesso sistema di verifica della redditività di ogni dipendente, con controlli trimestrali che porterebbero anche ad escludere alcuni lavoratori, magari “assenteisti”, dalla cassa integrazione. E poi c’è la rotazione dei dipendenti del porto, giudicati comunque in numero superiore a quanto realmente utile per la movimentazione del traffico delle merci. Traffico che, giorno dopo giorno, continua ad essere dirottato su altri porti. Ma, stranamente, di questo si discute davvero poco.

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Cosenza: Zucchero infiamma la platea

La classe non è acqua. Di lui si puo’ dire. E anche contro l’acqua ha lottato Zucchero. Una pioggerellina impertinente che però non ha turbato la festa della tappa cosentina del Chocabeck Tour. E poi il bluesman ha dovuto anche dimostrare di esserci, visto che da più parti era stato annunciato che il concerto sarebbe saltato. Davvero un brutto modo di intendere la concorrenza. Invece il concerto c’è stato, come vedete, ed è stato anche molto apprezzato. Due ore di musica e colori, con un artista in grande forma che ha raccontato la sua vita e la sua storia musicale, in un vero viaggio tra i suoni. Dai brani nuovi, andando poi a ritroso, verso i suoi successi più famosi. Non manca neanche il momento per ricordare la scomparsa di Amy Winehouse, in questa tappa cosentina del tour di Zucchero, inserita nel cartellone di “Invasioni a Cosenza 2011”. Il tour dell’artista emiliano terminerà a Verona a settembre, quando Zucchero festeggerà i suoi 56 anni. Molti dei quali, come dice lui stesso, trascorsi tra “la sede del PCI e la chiesa”, dove suonava l’organo. E’ evidente che le contaminazioni danno sempre buoni frutti.

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