Roma: qualità della vita nelle province italiane, Crotone ultima

Contro tutte le previsioni, nel 2013 la qualità della vita è migliorata in molte aree del Paese rispetto ad un anno prima, soprattutto nelle aree del centro-nord, assegnando il primo posto a Trento e la maglia nera a Crotone: a certificarlo è la 15ª edizione dell'”Indagine sulla qualità della vita nelle province italiane”, presentata da Italia Oggi e curata dal dipartimento di Scienze Sociali e Economiche dell’Università La Sapienza di Roma. In 59 province su 110 si sono registrate standard di vita buona o accettabile. Quello di quest’anno è il risultato migliore degli ultimi 5 anni e uno dei più soddisfacenti dalla prima edizione dell’indagine. In sostanza, i territori che escono meglio dallo studio sono quelli del Nord-Est, con gran parte delle Marche e di una fetta della Toscana e del Piemonte. Tra le 51 province che nell’insieme incassano una valutazione ‘scarsa’ (23) e ‘insufficiente’ (28) figurano 3 province del Nord-Ovest, 1 del Nord-Est, 7 dell’Italia Centrale e ben 40 su 41 dell’Italia meridionale e insulare. Tra l’altro, si sottolinea, nel gruppo delle province con una insufficiente qualità della vita figurano soltanto territori del Mezzogiorno. Trento è la provincia che ha registrato i livelli più alti di qualità della vita, confermando quanto fatto negli ultimi 4 anni. L’ultimo posto di Crotone è invece paradigmatico delle province del Sud, con esiti negativi su affari e lavoro, ambiente, servizi finanziari e scolastici, tempo libero e tenore di vita. Per quanto riguarda il ‘benessere’, la parte bassa della classifica è caratterizzata dalla presenza delle province di Venezia (88° posto, con un tenore di vita giudicato ‘insufficiente’) e di province del Sud e delle Isole. Ultima Avellino, preceduta da Salerno, Reggio Calabria, Messina, Caserta, Cosenza, Trapani, Vibo Valentia, Catania ed Enna.

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