La serata era fredda. Ma questo non ha scoraggiato le migliaia di persone che hanno voluto partecipare all’iniziativa promossa dalle Parrocchie e dalla Diocesi di Cassano Ionio: un momento di preghiera e una fiaccolata nei luoghi in cui operava Padre Lazzaro Longobardi, il sacerdote ucciso a Sibari a colpi di spranga. Per il fatto è stato arrestato un giovane romeno. La sua mancanza, dice la gente, si sente. Era lui che teneva assieme la composita comunità di fedeli, nella quale ci sono moltissimi immigrati, braccianti agricoli stagionali. Per lui sono scese in strada intere famiglie. Tante le fiammelle che hanno illuminato le strade di Sibari, per testimoniare che la luce del bene e della vita trionfa sempre sulle tenebre del male e della morte. In silenzio, i fedeli hanno percorso i sei km che separano la chiesa di cui Padre Lazzaro era parroco, dal luogo in cui il sacerdote ha trovato la morte. Una mesta processione che vuole essere un punto di ripartenza per tutto il territorio.
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