Catanzaro: 5 fermi per tentata estorsione, rapine e lesioni

La polizia di Catanzaro ha fermato 5 persone residenti nelle province di Vibo Valentia e di Reggio Calabria. Altre due sono ricercate. Le accuse sono, a vario titolo, di tentata estorsione, rapina e lesioni, tutti aggravati dalla metodologia mafiosa. Azioni compiute contro un imprenditore di Vibo Valentia. Ma la cosa più grave è che alcuni dei fermati avrebbero minacciato un testimone di giustizia, Vincenzo Ceravolo, che aveva fatto condannare esponenti di spicco della cosca Mancuso di Limbadi, perchè ritrattasse le sue accuse. Ceravolo, imprenditore vibonese che opera nel settore del tonno, è sotto protezione dal 28 maggio del 2003, da quando denunciò un boss della cosca Mancuso che, insieme ad un suo affiliato, fu processato e condannato per estorsione aggravata dalle modalità mafiose. La condanna fu confermata in appello nel 2004. Ma poi la Cassazione, per una questione tecnica, annullò la sentenza disponendo un nuovo processo. Che però non è stato ancora celebrato. E allora si sarebbero verificate minacce ed intimidazioni. L’imprenditore ha però denunciato ancora. Il problema della giustizia sta proprio nei tempi, che a loro volta dipendono dalla carenza d’organico, è stato sottolineato.

Permalink link a questo articolo: https://www.wdi.it/catanzaro-7-arresti-per-estorsioni-rapine-e-lesioni/