Sono stati 103 gli atti intimidatori compiuti nel 2011 in Calabria ai danni di amministratori locali. Un dato, purtroppo, in linea con quello del 2010, quando se ne registrarono 106. Dal 2000 ad oggi le intimidazioni sono state ben 966. Tutto questo emerge dal Rapporto sulla Sicurezza degli Amministratori di Legautonomie Calabria, presentato a Catanzaro. Dal rapporto emerge che la punta massima di atti intimidatori è stata registrata tra aprile e maggio, coincidente, come già accaduto, con una tornata di elezioni amministrative. Il maggior numero di episodi si sono verificati nei comuni della provincia di Reggio Calabria, ma è significativo anche quest’anno il dato del crotonese, che è la più piccola provincia, con appena 27 comuni. Complessivamente gli episodi hanno interessato 68 diversi comuni. I più bersagliati dalle intimidazioni sono stati i sindaci e poi i consiglieri comunali. Nel 10% dei casi sono state prese di mira strutture e beni comunali e nell’8% amministratori regionali. Lo scorso anno sono anche aumentati i danneggiamenti, gli incendi di autovetture e le aggressioni.
Gen 10 2012
Catanzaro: Legautonomie, rapporto sulle intimidazioni nel 2011
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