Catanzaro: sanità, scoperto danno erariale per 20 milioni di euro

Un danno erariale da 20 milioni di euro è stato contestato a 30 tra direttori generali e commissari straordinari delle aziende sanitarie provinciali della Calabria. Questo a seguito di un’indagine della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinata dalla Procura della Corte dei Conti, che ha riguardato il periodo compreso tra il 2007 ed il 2010, visto che per gli anni precedenti è già intervenuta la prescrizione. Il danno riguarda anche tutte le aziende sanitarie locali calabresi esistenti prima che venissero accorpate nelle cinque aziende provinciali. Secondo l’accusa, i rimborsi a favore di laboratori di analisi di cliniche private sarebbero stati “gonfiati”. E questo perchè sarebbe stato applicato un tariffario che prevedeva importi di gran lunga superiori rispetto a quelli previsti dalla legge. E’ stato constatato che la prevista “scontistica” sarebbe stata applicata sul “fatturato”, cioè sul totale delle prestazioni rese dai laboratori, piuttosto che sul limite massimo previsto dal contratto, di solito ampiamente superato. E questo aumentava, e di molto, le cifre rimborsate ai laboratori convenzionati. E non solo: spesso le Asp non hanno neanche provveduto a detrarre completamente l’importo del ticket versato dai cittadini e già trattenuto dai laboratori di analisi privati. E così i rimborsi aumentavano ancora.

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