Prima gli hanno danneggiato l’auto. Poi gli hanno fatto trovare una testa di maiale mozzata, con in bocca uno straccio. Ma Don Ennio, parroco di frontiera, che vive e opera a Cetraro, una cittadina del tirreno cosentino più volte al centro di fatti di ‘ndrangheta, non demorde. Resta fermo sui suoi princìpi, forte della sua fede e della missione che vuole ricoprire, ogni giorno, quando denuncia ai sui parrocchiani tutto quello che non va. Quello che è grave, dice anche Don Ennio, è che c’è tanta gente che opera per fare del bene. Ma il suo lavoro viene cancellato dagli atti di pochi scellerati. Infine, un appello a non abbattersi e a collaborare con le istituzioni.
Gen 31 2012
Cetraro: Don Ennio, un parroco determinato e minacciato
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