Cosenza: ‘ndrangheta, progettavano attentato a caserma CC, 6 fermi

C’erano già in corso delle indagini, sul loro conto. Ma davvero i carabinieri sono trasecolati quando, dalle intercettazioni, hanno ascoltato che il gruppo criminale, accusato di essere legato alle cosche della ‘ndrangheta, stava addirittura organizzando un attentato alla caserma dei carabinieri di Trebisacce. E che l’attentato era anche imminente. La Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha disposto quindi subito i fermi. In sei sono finiti in manette. Si tratta di pluripregiudicati che avrebbero creato una vera cosca, parzialmente indipendente dal locale di ‘ndrangheta della zona e che aveva intenzione di emergere per arrivare a controllare tutta l’area. Avrebbero imposto tangenti a numerosi commercianti ed imprese edili dell’alto ionio cosentino, attraverso intimidazioni e attentati e anche con l’impiego di bottiglie incendiarie. E di questo si compiacevano, come si rileva dalle numerose intercettazioni effettuate. Le accuse sono di associazione mafiosa, estorsione aggravata, rapina, detenzione di esplosivi e danneggiamento. Le indagini erano iniziate alcune settimane fa, dopo una serie di attentati a scopo estorsivo registrati nella zona di Trebisacce e di Villapiana. Ma oltre all’attività d’indagine nei confronti dei fermati, i carabinieri avevano anche intensificato il controllo del territorio ed avviato un’opera di convincimento delle vittime a collaborare. Sarebbero state proprio queste attività ad infastidire la cosca, che avrebbe così pensato di rispondere con un attentato, probabilmente dimostrativo, contro i carabinieri e forse anche contro il sindaco, visto che nelle intercettazioni sarebbe citato anche il primo cittadino.

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