Cosenza: un originale Rigoletto, che qualcuno contesta

Tutto esaurito al teatro Rendano di Cosenza per la messa in scena della prima del Rigoletto. L’opera, firmata dal giovane regista Francesco Antonio Castaldo, ha rivisitato totalmente il Rigoletto di Giuseppe Verdi, compiendo un consistente passo in avanti nei secoli, fino a giungere ai nostri giorni. Un allestimento decisamente inconsueto ed innovativo, che suscitato qualche perplessità ma che ha catturato l’attenzione ed il consenso della maggior parte degli spettatori. L’interpretazione innovativa e contemporanea dell’opera verdiana è stata anche un modo efficace di avvicinare al teatro le giovani generazioni. La particolarità dell’interpretazione dell’opera verdiana e l’eccellente performance dell’orchestra semistabile del teatro Rendano hanno suscitato anche l’attenzione del Teatro Politeama di Catanzaro. La scenografia, una totale e consapevole frattura rispetto al classico Rigoletto, si è aperta al pubblico del teatro di tradizione cosentino con in alto una piramide sormontata da un occhio onniveggente che si illumina. Un chiaro ed evidente simbolo del potere che non lascia indifferente nessun individuo. Al centro del palcoscenico, un grande letto con un tiro a segno posto sulla spalliera, dove nascono e si consumano gli innamoramenti promiscui dei protagonisti.

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