Crotone: 16.000 reperti archeologici recuperati dai Carabinieri

Più di 16.000 reperti archeologici recuperati, tra cui migliaia di monete in argento e bronzo di epoca magno greca, romana e bizantina e 1.200 tra vasi, ceramiche, fibule, anelli, bottoni, pesi da telaio e monili in ceramica. E non mancano i reperti di epoca paleontologica. Una vera operazione di intelligence, con 70 perquisizioni effettuate in tutta Italia e che ha consentito di portare alla luce una vera e propria rete per la compravendita di antichi reperti attraverso internet. Protagonisti di questo mercato di reperti erano tre persone del crotonese, alle quali sono stati notificati gli avvisi di conclusione indagini. Si tratta di Raffaele Gualtieri, 49 anni, e del figlio Salvatore Luigi, 24 anni. E poi di Mario Arcuri, 32 anni. I tre, accusati di ricettazione, avevano creato, attraverso un gestore di aste online, una sorta di mercato archeologico nel quale si vendeva davvero di tutto. E che aveva clienti in tutte le regioni italiane, ad eccezione della Valle d’Aosta. I reperti sono stati adesso consegnati al Museo Archeologico di Capo Colonna.

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