Reggio Calabria: inaugurazione dell’anno giudiziario

Inaugurato anche in Calabria, a Catanzaro e a Reggio, l’anno giudiziario. Cerimonie che si sono svolte senza la presenza degli avvocati, in segno di protesta contro il progetto di riforma dell’ordinamento professionale. Un’iniziativa decisa a livello nazionale dall’ordine degli avvocati. A Reggio Calabria, il Presidente facente funzioni della Corte d’Appello, Bruno Finocchiaro, ha sottolineato nella sua relazione come debbano considerarsi assolutamente significativi i risultati conseguiti dalle Procure, se si tiene conto che il numero dei procedimenti scritti per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso è aumentato del 21%, in una terra dove l’indice di densità criminale è stato stimato al 27% della popolazione. In cittadine di 10-15.000 abitanti vi sono 3-400 affiliati alla ‘ndrangheta, numero che probabilmente oggi si raggiunge con difficoltà anche in città come Palermo, ha detto il Procuratore Giuseppe Pignatone. Sottolineata l’assoluta insufficienza dell’organico di un tribunale, come quello reggino, che gestisce attualmente beni sotto sequestro per un valore complessivo di un miliardo e 400 milioni di euro. A Catanzaro è stato invece messo in evidenza come siano in aumento i reati relativi all’indebita percezione di contributi e finanziamenti dello Stato e della Comunità Europea e il numero di reati di associazione per delinquere di tipo mafioso. Anche a Catanzaro si soffre per gli organici sottodimensionati.

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