Roccella Jonica: Legambiente, critica situazione depurazione Calabria

Resta critica la situazione della depurazione in Calabria: su 24 campioni esaminati, 19 sono quelli fuorilegge, con 16 punti risultati “fortemente inquinati”. Lo dice il rapporto sulla qualità delle acque regionali redatto dai biologi di Goletta Verde di Legambiente. Sette siti a rischio in provincia di Reggio Calabria, distribuiti tra il capoluogo, San Ferdinando, Gioia Tauro, Villa San Giovanni e Motta San Giovanni, dove addirittura i valori batteriologici sono talmente alti da risultare non classificabili. Ma dove la gente fa il bagno. Cinque i punti critici evidenziati nella provincia di Vibo Valentia: tre a Ricàdi, e poi a Pizzo e a Nicotera. Nella provincia di Catanzaro riscontrati 3 punti fuori norma: a Montepaone, a Sellia Marina e a Cròpani Marina. Due i punti fuorilegge nella provincia di Cosenza: sul lungomare di Paola e a Corigliano Calabro, alla Marina di Schiavonea. Nel comune di Crotone è risultata fortemente inquinata la foce del fiume Esaro, e anche, nel comune di Isola Capo Rizzuto, gli scarichi a mare di Le Castella. Secondo i dati dell’Istat, nella depurazione la Calabria è la penultima regione italiana, con meno del 50% della popolazione servita in modo efficiente. Eppure la Regione Calabria ha stanziato l’anno scorso 38 milioni di euro solo per migliorare la depurazione.

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