San Pietro in Guarano: la festa dei “ddirrocchi”

Nessuno del paese vuole mancare. E dai centri vicini accorre tantissima gente, che affolla ogni viuzza di San Pietro in Guarano. L’evento è talmente noto che lo conoscono davvero tutti, e ricordano di avervi partecipato fin dalla più tenera età. E anche se si è perso il significato originale, resta una grande festa di popolo. E’ la festa dei “ddirrocchi”. Per le vie principali del borgo sfilano due o tre pupazzi di cartapesta, altissimi e incombenti sulla folla festante. Sono accompagnati dai tamburinari e dalla gente in processione. Un tempo erano le caricature dei potenti del luogo, che, per la festa di San Rocco, venivano dileggiati e ne venivano messi in mostra i difetti e anche le cattive azioni compiute durante l’anno. Una sorta di vendetta che la popolazione effettuava nei confronti dei governanti. Col tempo si è perso questo significato e i “ddirrocchi” sono diventati simpatici pupazzi che si rifanno alle fiabe o alle tradizioni locali. Ma la partecipazione è sempre immensa. Si va su e giù per il paese, cantando e ballando al ritmo forsennato dei tamburi. Infine c’è il momento di catarsi: nel centro della piazza si prepara il grande rogo dei pupazzi. Gli immensi burattini di cartapesta vengono dati alle fiamme, in un rito collettivo che ricorda ormai arcaiche manifestazioni. E’ il fuoco che cancella tutto e purifica. La popolazione assiste, festante. E poi riprende la sua vita. In attesa dei ddirrocchi dell’anno prossimo, che certamente ritorneranno.

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