Altomonte: grande successo per “Catui aperti”

“Catui Aperti”, l’evento dedicato all’enogastronomia, alla storia e alle antiche tradizioni di Altomonte, nel corso di tre giornate ha ospitato numerose iniziative mirate alla promozione del territorio e al suo ricco patrimonio artistico e culturale. Un momento di esplorazione e di conoscenza che vede nelle antiche tradizioni un importante punto di partenza per la rivalutazione e riqualificazione dei borghi e delle aree interne. Nella seconda giornata, con una suggestiva cerimonia nella sala Consiliare del Palazzo di Città, alla presenza dei vertici e di numerosi rappresentanti dei Borghi più Belli d’Italia, è stata consegnata al Comune di Altomonte la bandiera del Festival Nazionale dei Borghi più Belli d’Italia, che a setembre 2024 si terrà in Calabria, nei comuni di Oriolo e Rocca Imperiale. “Catui aperti” è stata un’occasione importante per fare il punto su temi cardine come la promozione turistica e il ripopolamento dei borghi, fondamentali per lo sviluppo futuro della regione. Di fondamentale importanza è anche la necessità di destagionalizzazione del turismo e la creazione di un nuovo modello di accoglienza basato sull’individuazione di itinerari e percorsi in grado di valorizzare non solo il territorio ma anche tutto ciò che lo rappresenta. Tanti i temi trattati nel corso delle tre giornate, tra cui sinergia tra politica e imprenditoria, incremento delle infrastrutture e della comunicazione mirata alla promozione internazionale, nazionale e locale delle tipicità del territorio. Questo e tanto altro sono stati oggetto di un appassionato incontro sul tema “Borghi, territorio e tipicità”, alla presenza di importanti personalità del mondo della politica e del settore agroalimentare. Un momento di confronto e di condivisione che ha ribadito l’importanza della narrazione del territorio e delle sue tipicità, che deve passare non solo attraverso eventi e iniziative ma anche attraverso importanti azioni di promozione nazionale, internazionale e territoriale, per far crescere la cultura dell’appartenenza e l’importanza delle aree rurali. Cultura, territorio ma anche enogastronomia, per un turismo che guarda non solo alle bellezze paesaggistiche ma anche e soprattutto a quelle legate ai prodotti identitari che caratterizzano la regione. E’ fondamentale, in tal senso, un’azione di brandizzazione mirata ad incuriosire e spingere i turisti a visitare i borghi calabresi, per un turismo a 360° che possa favorire la conoscenza di una regione che ha ancora molto da raccontare. “Catui aperti”, nei suggestivi vicoli del centro storico di Altomonte, tra musica, luminarie e romantiche atmosfere, nelle tre giornate ha deliziato, fino a tarda notte, il palato dei visitatori, grazie ad antiche ricette preparate dalle abili mani di chef provenienti dalla Calabria e non solo. Una brillante operazione di destagionalizzazione a ridosso del 2024, per un nuovo e auspicabile anno ricco di successi e lungimiranti prospettive.

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