Menniti Daniele

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Montalto Uffugo: elettrodotto, perizia Menniti, campo e.m. nei limiti

Sulla vicenda della presunta pericolosita’ dell’elettrodotto Laino-Feroleto-Rizziconi per la salute dei cittadini di alcune frazioni di Montalto Uffugo, per la quale la Procura di Cosenza ha emesso ieri un avviso di garanzia nei confronti dell’Amministratore delegato della Terna, Flavio Cattaneo, interviene oggi l’Ing. Daniele Menniti, dell’Universita’ della Calabria, che ha curato proprio per la Procura cosentina una perizia sui campi elettromagnetici prodotti dai cavi dell’alta tensione. Menniti precisa alcune dichiarazioni del procuratore Dario Granieri, diffuse dalla stampa, dichiarando che la perizia redatta “nulla afferma in merito agli effetti fisiopatologici che il campo magnetico prodotto dall’elettrodotto in questione puo’ avere sulle persone residenti. E ne’ questo aspetto rientra tra i quesiti a me posti al momento dell’assegnazione dell’incarico di redigere la perizia”. “Con la perizia quindi si era richiesto di verificare in maniera inconfutabile se il campo magnetico prodotto dall’elettrodotto nelle peggiori condizioni di carico possibile (ovvero quando e’ attraversato dalla piu’ grande corrente ammessa) fosse al disotto il limite imposto dalle vigenti normative e se quindi l’elettrodotto rispettasse i limiti previsti dalla legge”, si legge nella nota di Menniti. “Verifica che in modo scientificamente inconfutabile ha dimostrato che il campo magnetico prodotto dall’elettrodotto nelle aree in questione e’ ampiamente al di sotto dei limiti previsti dalla legge e, in alcuni casi anche di dieci volte, persino nelle peggiori condizioni di carico che sono possibili ipotizzare per l’elettrodotto. Altra cosa e’ il fatto che il campo magnetico, sebbene al di sotto di ben dieci volte dal valore massimo ammesso dalla legge, sia pericoloso”, dice Menniti. “Allo scrivente infatti non e’ stato richiesto di verificare se la legge emanata dallo Stato sia una legge soddisfacente ma, come gia’ precisato, e’ stato richiesto di sapere se il campo magnetico prodotto dall’elettrodotto fosse al disotto dei limiti imposti dalla legge e cosi’ e’ risultato”, dice l’Ing. Daniele Menniti. “Che poi qualcuno sia in grado di affermare che nonostante tutto e nonostante gli studi dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS), il campo prodotto dall’elettrodotto in questione sia comunque pericoloso, questa e’ altra cosa e non e’ assolutamente pertinente con le conclusioni della perizia da me redatta. Anzi, una perizia che dimostri la pericolosita’ di un campo magnetico inferiore anche di dieci volte quello fissato come limite dalla legge italiana (una delle piu’ severe al mondo), puo’ servire se mai a dimostrare altra cosa, ovvero che i limiti posti dalla legge non sono corretti”, conclude Menniti.

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Cosenza: il Consiglio comunale per la nuova Piazza Bilotti

Su convocazione del Presidente Luca Morrone, è tornato a riunirsi il consiglio comunale di Cosenza. All’ordine del giorno, la discussione sul nuovo progetto di Piazza Bilotti, sollecitata da otto consiglieri di minoranza: Ambrogio, Mazzuca, Cipparrone, Paolini, Perri, Formoso, Lucente e Savastano, secondo i quali il progetto ne ripropone uno precedente a firma dell’architetto Caruso, così come risulterebbero copiate le perizie geologiche. Ad aprire la discussione, su invito del Presidente, è il Sindaco Mario Occhiuto, che illustra il progetto, in maniera dettagliata e puntuale. Il sindaco precisa che in soli sette mesi è stata appaltata un’opera che normalmente prevede un iter di anni e tutto questo per non perdere i finanziamenti. Nei giorni scorsi, ha incontrato personalmente l’architetto Caruso e gli ha comunicato che il progetto non era adatto nè poteva essere variato in quanto avrebbe previsto dei costi aggiuntivi. Il primo cittadino, supportato da slide, ha messo quindi a confronto i due progetti, facendone rilevare le differenze. Il nuovo progetto prevede infatti anche un museo virtuale. La parola è passata, quindi a Marco Ambrogio, che ha sottolineato come i fondi ottenuti sono merito della precedente amministrazione e che il precedente progetto era stato regolarmente pagato. Molto pungenti le critiche del consigliere Enzo Paolini, che ha sottolineato come le perizie geologiche riportino le stesse frasi contenute nella precedente relazione a firma di Tenuta. La tesi del consigliere Paolini è rafforzata anche dal consigliere Mazzuca. A difesa dell’operato del Sindaco, sono seguiti gli interventi dei consiglieri di maggioranza Commodaro e Bozzo. Il consigliere Nucci, invece, pur palesando la sua stima nei confronti dell’architetto Caruso, ha preannunciato la richiesta di una commissione d’inchiesta rispetto al passato, in quanto risulterebbero zone d’ombra nell’iter procedurale. La discussione è stata conclusa dal Sindaco, che ha sottolineato che il nuovo progetto non ha avuto alcun costo, in quanto realizzato dagli uffici del Comune, e ne ha ribadito la validità in quanto riqualificherà tutta l’area e le zone limitrofe e farà di Piazza Bilotti una piazza libera, aperta e distante dai fabbricati. Per quanto riguarda la perizia al centro della polemica, Mario Occhiuto ha precisato che il nuovo geologo l’ha elaborata a titolo gratuito, facendo riferimento alla precedente a firma di Tenuta e agli atti del Comune. Rinviato, infine, il secondo punto all’ordine del giorno, riguardante la qualità dei servizi erogati dai presidi ospedalieri cosentini.

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Reggio Calabria: ‘ndrangheta, confiscati beni per 6 milioni di euro

La Questura di Reggio Calabria ha eseguito tre provvedimenti di confisca di beni, per un ammontare complessivo di sei milioni di euro, nei confronti di altrettante persone. Si tratta di Rosario Sgro’, 68 anni, presunto affiliato alla cosca Gallico della ‘ndrangheta; Emilio Riggio, 56 anni, condannato per estorsione, e Domenico Reitano, 60 anni, che ha subito una condanna per spaccio di droga. I beni confiscati consistono in terreni, edifici, quote societarie ed automezzi.

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Cosenza: Rendano, il concerto di Massimo Ranieri

“Canto perché non so nuotare… da 40 anni” è il titolo dello spettacolo musicale che Massimo Ranieri ha portato in scena al Teatro Alfonso Rendano di Cosenza. Lo show del sessantunenne scugnizzo napoletano, in magnifica forma, ha ripercorso i 40 anni di carriera dell’artista, svelando al pubblico del teatro di tradizione cosentino aneddoti e teneri ricordi d’infanzia. Lo spettacolo è un omaggio al mondo femminile. Tutte donne in scena, infatti, dall’orchestra al corpo di ballo, ad accompagnare Massimo Ranieri per due intense ore di spettacolo. Il cantante/attore napoletano nel corso della serata, che ha fatto registrare il tutto esaurito, ha riproposto una raccolta dei suoi maggiori successi, interpretando, inoltre alcuni brani dei più grandi cantautori italiani, come Lucio Battisti, Sergio Endrigo e Gino Paoli. Un susseguirsi ben strutturato di cambi d’abito e di ambientazioni e un apparato scenico nel quale si incastonano perfettamente momenti di danza e di canto assolutamente armonici, hanno regalato al pubblico del Rendano una serata di grande ed intensa emozione. Lo spettacolo fa parte della rassegna “I live d’autore”, a cura del promoter Roberto Iacobino, che si concluderà il 4 maggio con Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana.

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