Cosenza: il Piano Faunistico Venatorio provinciale

Il nuovo Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Cosenza è diventato realtà. Si tratta di uno tra i primi ad essere redatto in Calabria e prevede l’istituzione di nuove aree protette, la disciplina delle norme di caccia, le regole per la determinazione dei danni arrecati dalla fauna alle coltivazioni agricole e le disposizioni per il ripopolamento naturale dei territori di caccia. Coinvolti nella stesura tutti i soggetti interessati, tra comuni, associazioni ambientaliste e venatorie. L’obiettivo è quello di avere uno strumento fondamentale per tutelare e gestire la fauna selvatica e l’organizzazione del territorio. Il Piano Faunistico Venatorio si occuperà anche dell’emergenza cinghiali, che sta interessando la zona del Pollino e che viene contrastata con dei piani di abbattimento.

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Catanzaro: nessun reddito ma ingente sequestro di beni a due Rom

Beni per 150.000 euro sono stati sequestrati a Catanzaro dalla Polizia a Domenico Passalacqua, 39 anni, e Marcello Amato, 37 anni, entrambi Rom e con precedenti penali. I beni sequestrati consistono in 2 libretti postali, 3 buoni fruttiferi, 12 automobili, un terreno e 4 imprese edili. Nel corso delle indagini patrimoniali e’ emerso che i due, pur non dichiarando alcun reddito, erano in possesso di una serie di beni tra cui le quattro societa’ ed un terreno del valore di 80.000 euro, acquistato pagandolo in contanti. Gli investigatori ritengono che la disponibilita’ economica di Passalacqua e Amato sia riconducibile ad una serie di attivita’ illecite. Passalacqua e’ stato condannato in passato per associazione per delinquere, furti ed estorsioni. Amato e’ stato condannato, invece, per traffico di droga, estorsioni e furti.

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Cosenza: al Sud si pagano le tasse più alte

Un altro triste record per il Sud: in 138 comuni del Molise, della Campania e della Calabria le aliquote delle addizionali regionali e locali raggiungono il massimo: il 2,83% del reddito dichiarato, ovvero lo 0,8% dell’addizionale comunale che viene sommata al 2,03% dell’aliquota regionale massima. Ma d’altronde, dicono nei municipi, non c’è altra via per incassare e far funzionare la macchina comunale. Eppure nel Sud, negli ultimi 10 anni, le tasse locali si sono triplicate, passando da 119 a 298 euro pro capite. E se è vero che al Nord si arriva a 402 euro pro capite, è anche vero che i servizi offerti sono decisamente superiori, come afferma anche uno studio dello Svimez, che sancisce in particolare che la qualità dei servizi nel Mezzogiorno non sembra davvero aumentare con il passare degli anni. E anzi, in futuro rischia anche di peggiorare, a causa dei mancati introiti per gli enti locali. Manca la perequazione tra le zone ricche e quelle deboli del Paese, prevista dalla Costituzione ma di cui ci si dimentica troppo spesso. E l’abolizione dell’Ici ha peggiorato le cose, perchè i trasferimenti del governo centrale sono andati a compensare il gettito mancato. E chissà se la nuova gabella dell’Imu riuscirà a risolvere il problema…

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Cosenza: il Progetto Galatea per la banca del latte materno

Adesso saranno i Vigili Urbani di Cosenza ad avere il compito di raccogliere a domicilio il latte materno che servirà per la “banca del latte umano donato”, che fa parte del cosiddetto Progetto Galatea. Si tratta di un progetto che mette a disposizione dei bimbi nati prematuramente, e che non possono riceverlo dalla propria madre, il latte donato da altre donne. L’iniziativa è stata rinnovata e rifinanziata, vista la sua enorme valenza sociale.

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